Trent’anni di “Mondi lontani, Mondi vicini”: il cinema come linguaggio dell’incontro

Il Centro Interculturale della Città di Torino festeggia trent’anni di Mondi lontani, Mondi vicini, la storica rassegna cinematografica gratuita nata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, che da tre decenni offre alla città un luogo di confronto e scoperta tra culture. L’edizione 2025-2026 si svolgerà al Cinema Massimo, da ottobre ad aprile, e conferma l’impegno del Comune nel promuovere la conoscenza reciproca attraverso l’arte e la narrazione.

Trenta edizioni, una città che cambia

La rassegna è oggi uno degli appuntamenti più longevi e significativi del panorama culturale torinese. Come ha ricordato l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, “il trentennale rappresenta un simbolo di continuità che attraversa le amministrazioni e mantiene viva la missione del Centro Interculturale: promuovere il dialogo e la conoscenza reciproca attraverso la cultura”.

Ogni anno il programma propone una selezione di film italiani e internazionali che raccontano le sfide e le meraviglie dell’incontro tra mondi diversi. L’iniziativa coinvolge le scuole secondarie, i CPIA e il pubblico cittadino, offrendo proiezioni in lingua originale e momenti di confronto. Nel 2024 la rassegna ha accolto oltre 11.400 spettatori, un dato che conferma la sua capacità di generare partecipazione e riflessione.

Una rete che valorizza la diversità

Il progetto è sostenuto da una rete di realtà associative che da anni collaborano con il Centro Interculturale e il Museo del Cinema: tra queste, l’Associazione Italiana Famiglie e Coppie Miste, ANGI Italia, ASAI, Donne Africa Subsahariana e II Generazione, l’Ufficio Pastorale Migranti e l’associazione Wara.

Il presidente Enzo Ghigo e il direttore Carlo Chatrian hanno sottolineato come “il cinema sia lo strumento più potente per raccontare le culture e farle dialogare attraverso emozioni condivise”.

Tra gli appuntamenti di questa edizione, Onde di Terra (27 ottobre), inserito nel Festival dell’Accoglienza, e Banel e Adama (23 febbraio), parte del Black History Month. Un percorso che, da trent’anni, continua a trasformare Torino in una città laboratorio di convivenza e pluralità.