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Il Piemonte ascolta Novara: la Quarta Commissione apre il confronto sul nuovo Piano Socio-sanitario

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di Redazione

24/11/2025

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La consultazione della Quarta Commissione regionale, guidata da Luigi Icardi con il vicepresidente Daniele Valle, ha portato a Novara una discussione corale attorno al Piano Socio-sanitario 2025-2030, documento destinato a orientare investimenti, assunzioni e riorganizzazione dei servizi nei prossimi cinque anni. Una tappa significativa del percorso che attraversa tutte le province piemontesi, con l’obiettivo di costruire un piano che rifletta bisogni concreti e specificità territoriali.

Le voci delle Asl: continuità assistenziale, personale e territori fragili

I direttori delle aziende sanitarie del quadrante hanno restituito un’immagine ricca di dettagli, utile a comprendere quanto differiscano fra loro i contesti di riferimento. Marco Ricci, dall’Asl Vercelli, ha insistito sulla tutela dei pazienti cronici, spesso costretti a percorsi frammentati che richiedono maggiore coordinamento. Da Novara, Angelo Penna ha descritto le difficoltà connesse alla logistica dei farmaci, alla riorganizzazione del personale e alla gestione del San Rocco di Galliate, struttura centrale per la rete territoriale. Dalla provincia di Biella, Mario Sanò ha chiesto che anche le comunità più piccole, distanti dai centri, possano contare su risposte omogenee.

Il problema più evidente resta la carenza di medici di famiglia, un tema sollevato da Francesco Cattel dell’Asl Vco, specialmente per le aree montane dove la distanza dai servizi tende a moltiplicare le fragilità. L’Aou Maggiore della Carità, con l’intervento di Stefano Scarpetta, ha invece richiamato l’urgenza di rafforzare la formazione specialistica e di portare avanti i progetti legati al nuovo ospedale e all’iter per ottenere il riconoscimento Irccs.

Istituzioni, università e terzo settore: verso un modello più integrato

Il presidente della Provincia, Mauro Caccia, ha posto l’accento sulla necessità di costruire una governance capace di interpretare un territorio sempre più influenzato dalla metropoli milanese. Ha chiesto un superamento della tradizionale divisione tra sanitario e sociale e il coinvolgimento stabile dei sindaci nelle scelte strategiche, comprese quelle relative all’ospedale di Galliate.

Il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ha ricordato come il Comune abbia destinato 30 milioni di euro al sociale, con una particolare attenzione al tema della salute mentale, ormai tra le urgenze principali. Per Angelo Barbaglia, presidente della Consulta Sanità di Anci Piemonte, l’equilibrio tra componente sanitaria e sociale è imprescindibile per non lasciare indietro le comunità più deboli.

Dal mondo accademico, Renzo Boldorini e Fabrizio Faggiano della Scuola di Medicina Upo hanno rilanciato l’importanza della formazione e della prevenzione, comprese le nuove dipendenze che stanno emergendo in modo trasversale. Un quadro completato dall’intervento di Salvatore Izzo, responsabile del 118: 96mila richieste di intervento dall’inizio dell’anno, numeri che evidenziano la necessità di potenziare organici e garantire la presenza del medico sulle ambulanze.

Nel pomeriggio il confronto si è allargato agli ordini professionali e agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali: assistenza domiciliare avanzata, sanità digitale, infermieristica di prossimità, gestione degli anziani nelle Rsa e coinvolgimento del Terzo settore, chiamato a partecipare all’amministrazione condivisa. Chiarimenti finali sono arrivati dai consiglieri regionali Domenico Rossi ed Emanuela Verzella.

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