Torino mette al centro la rigenerazione urbana nella sfida europea
di Redazione
09/10/2025
C’è un filo sottile che lega il diritto alla casa, il futuro del commercio di prossimità e la capacità di una città di attrarre investimenti, studenti e turisti. È su questo equilibrio che Torino ha deciso di misurarsi, partecipando al programma Bloomberg LSE European City Leadership Initiative, promosso dalla fondazione Bloomberg e sviluppato insieme alla London School of Economics e alla Hertie School.
Emergenza abitativa e pressione turistica
Negli ultimi anni, la città ha conosciuto una crescente domanda di alloggi, spinta da fattori diversi: famiglie in difficoltà, studenti fuori sede, turismo internazionale. A questo si è aggiunta la tendenza dei proprietari a riconvertire negozi e spazi commerciali in appartamenti o in affitti brevi. Una dinamica che risponde a nuove opportunità economiche, ma che rischia di generare desertificazione dei quartieri, privati di negozi e servizi essenziali.
Il sindaco Stefano Lo Russo ha chiarito che la priorità è costruire una visione che tenga insieme le anime di Torino: città universitaria, meta turistica e centro residenziale per chi vuole costruire qui la propria vita. Rigenerazione urbana significa dunque affrontare contemporaneamente inclusione sociale, accessibilità abitativa e resilienza economica.
Verso un modello operativo replicabile
Un team di tecnici, dirigenti comunali ed esperti lavorerà a una mappatura dei fenomeni in corso, individuando poi due o tre quartieri da trasformare in laboratori di sperimentazione. L’idea è arrivare a una “action strategy” che Torino potrà utilizzare nei prossimi anni come modello di governo urbano, coniugando stabilità residenziale e attrattività internazionale.
Per Lo Russo, la chiave sta nel superare le contrapposizioni: turismo e vita universitaria devono continuare a essere motori di crescita, ma senza sacrificare il diritto dei cittadini a un’abitazione stabile e la ricchezza del tessuto sociale ed economico di prossimità.
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