Torino, i Queer Studies incontrano la città: studenti e docenti insieme per un evento pubblico all’Hub di via Baltea
di Redazione
22/10/2025
L’Università di Torino chiude la prima edizione del suo insegnamento interdisciplinare di Queer Studies con un appuntamento che vuole restituire alla cittadinanza il senso di un percorso condiviso. L’incontro si terrà sabato 25 ottobre alle 17.00 al Community Hub di via Baltea 3, in un clima conviviale e partecipato, con una poster session, un aperitivo e la musica del collettivo Tangram.
Un’esperienza collettiva di conoscenza e libertà
Il corso, promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza e sostenuto dalla Scuola CLE, ha coinvolto 224 studenti e studentesse di oltre dieci corsi di laurea, insieme a più di trenta docenti, ricercatori e professionisti. Un mosaico di competenze e sensibilità che ha reso il progetto un esperimento unico nel panorama accademico italiano.
“Volevamo che la teoria diventasse dialogo, e che la riflessione accademica potesse intrecciarsi con le esperienze di vita reale,” spiega il professor Antonio Vercellone, titolare del corso. “I risultati sono stati sorprendenti, per qualità e intensità, e questo evento nasce proprio dal desiderio di condividerli”.
Una mappa di temi e linguaggi per pensare la differenza
I lavori presentati spaziano tra discipline e linguaggi diversi: dalla condizione delle persone trans detenute alle politiche di raccolta dati e algoritmi, dalle narrazioni queer nei contesti islamici e latinoamericani alla storia del movimento LGBTQI+ britannico, fino alle letture di Oscar Wilde, Goliarda Sapienza e Ferzan Özpetek. Ogni progetto è un tassello di un discorso più ampio che unisce pensiero critico, ricerca e impegno civile.
L’evento, organizzato con il contributo del Coordinamento Torino Pride e della Casa del Quartiere di via Baltea, sarà anche occasione per avvicinare la cittadinanza alle realtà associative che da anni operano per una società più giusta e accogliente.
Articolo Precedente
“Sofonisba. Dentro il sogno”: Cabiria rinasce in realtà virtuale al Museo del Cinema di Torino
Articolo Successivo
“Reale, artificiale o intelligente”: a Torino il duello tra uno chef e un robot
Redazione