Torino chiede un fondo per garantire parto e aborto gratuiti alle donne migranti
di Redazione
07/10/2025
Il nodo delle spese sanitarie
A Torino, la discussione politica ha posto al centro il tema della gratuità delle cure per le donne straniere in gravidanza o che ricorrono all’interruzione volontaria di gravidanza. Un atto presentato da Silvio Viale (+Europa, Radicali italiani) e approvato dal Consiglio comunale ricorda che, attualmente, chi non è iscritto al Sistema sanitario regionale deve sostenere i costi di assistenza, una condizione che penalizza le migranti senza copertura assicurativa o senza accesso al codice STP.
Un impegno verso Regione e Governo
Il documento non si limita a denunciare la situazione, ma chiede alla Giunta comunale di attivarsi per creare un tavolo con Regione Piemonte e Fondazioni, con lo scopo di finanziare un fondo di solidarietà che copra i costi dei DRG relativi a gravidanza, parto e aborto. L’appello è rivolto anche alla Regione perché promuova la copertura di queste spese e porti la questione ai ministeri competenti. La proposta si inserisce in un quadro più ampio, che riguarda l’effettività dei diritti riconosciuti dalla legge 194/78 e l’accesso universale alle cure essenziali, senza discriminazioni legate al reddito o alla cittadinanza. La posta in gioco non è soltanto la salute individuale, ma il principio stesso di uguaglianza di fronte al bisogno sanitario.
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