Loading...

News Piemonte Logo News Piemonte

Rider, a Torino due atti verso un nuovo modello di tutela

Redazione Avatar

di Redazione

25/11/2025

TITOLO

Nella seduta del 19 novembre, la Terza Commissione consiliare ha dedicato un confronto articolato alla condizione dei rider, categoria che continua a rappresentare uno dei punti più delicati della trasformazione del lavoro urbano. Attorno alla presidenza di Pietro Tuttolomondo si sono susseguiti interventi politici e sindacali che hanno delineato un quadro chiaro: la città non può ignorare le criticità di un settore che vive di rapidità ma anche di esposizione continua ai rischi.

Ordine del giorno e mozione: due strumenti per un’unica direzione

Il primo documento proposto, firmato dagli esponenti del Partito Democratico, mira a creare una rete di sicurezza tangibile per chi pedala la città ogni giorno. L’attenzione è rivolta alle condizioni meteorologiche estreme, sempre più frequenti, che mettono i lavoratori di fronte a scelte non tutelate: consegnare sotto piogge violente, con temperature proibitive o fermarsi perdendo reddito. Il testo chiede che le aziende di delivery attrezzino spazi protetti nei punti cardine della città e che la Regione intervenga con una normativa dedicata e un fondo specifico.

La mozione di Busconi, invece, porta la discussione su un piano complementare: l’apertura di tavoli permanenti e un protocollo che impegni il Comune a intervenire in modo diretto, anche attraverso ordinanze che vietino l’utilizzo delle app quando la sicurezza non è garantita.

Dalla sicurezza stradale alla regolazione delle piattaforme: un consenso largo

La Commissione ha visto una partecipazione ampia e trasversale: Firrao ha appoggiato l’impostazione dei documenti, Cerrato ha rilanciato il tema del salario minimo, Russi ha chiesto una visione strategica per il futuro, mentre Borasi ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento regionale.

Le rappresentanze sindacali hanno portato casi concreti: DPI non distribuiti dalle piattaforme, biciclette elettriche truccate, mancanza di spazi di ristoro e visibilità notturna insufficiente. Suggerimenti pratici, come l’utilizzo di bocciofile come aree di pausa o un miglioramento dell’illuminazione pubblica, sono confluiti nel confronto con precisione e realismo.

La vicesindaca Favaro ha evidenziato la necessità di un intervento nazionale che definisca finalmente l’inquadramento del rider come figura lavorativa e non solo come utente di una piattaforma, annunciando ulteriori incontri con le organizzazioni sindacali.

I due atti passeranno ora all’aula, chiamata a trasformare la discussione in misure operative capaci di incidere sulla quotidianità di chi, ogni giorno, attraversa la città consegnando cibo e sostenendo una parte essenziale dell’economia urbana.

Redazione

Redazione