Pronto soccorso sotto tutela: in arrivo la vigilanza armata
di Redazione
13/10/2025
Alla luce delle aggressioni ai danni di medici e infermieri, la Regione ha deciso di correre ai ripari. Entro fine anno sarà aggiudicata una gara d’appalto che porterà guardie armate in tutti i Pronto soccorso aziendali. L’annuncio è stato dato dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi, rispondendo in Aula a un’interrogazione del consigliere Alberto Unia (M5S).
La denuncia e la risposta istituzionale
Unia ha chiesto chiarimenti dopo l’episodio avvenuto a Ciriè, sottolineando che “la sicurezza ospedaliera è imprescindibile, perché solo in un contesto di fiducia i cittadini possono rivolgersi ai sanitari”. Riboldi ha riconosciuto un cambiamento radicale del clima sociale, osservando che il rispetto per medici e infermieri si è incrinato e che non è più rinviabile un piano strutturale di prevenzione e protezione.
Un modello di sicurezza multilivello
Il bando per la vigilanza armata rappresenta solo una delle misure previste. La Regione ha infatti potenziato il “Progetto accoglienza e umanizzazione”, introducendo figure nuove come i referenti per la gestione dei conflitti e i volontari in sala d’attesa, incaricati di ridurre le tensioni e migliorare il dialogo tra operatori e utenti.
Nei Pronto soccorso più grandi è prevista la presenza fissa di psicologi, con interventi rivolti anche al personale sanitario, spesso vittima di aggressioni verbali e fisiche. Parallelamente sono stati già installati impianti di videosorveglianza, predisposti servizi di vigilanza non armata a ridosso dei punti triage e intensificati i pattugliamenti delle forze dell’ordine.
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