Piemove convince gli universitari: 54mila adesioni e via agli studenti stranieri

Due mesi dopo il lancio, Piemove si afferma come una delle iniziative regionali più partecipate in Italia. Il programma, promosso dalla Regione Piemonte e finanziato con oltre 37 milioni di euro, consente agli universitari under 26 di viaggiare gratuitamente nei capoluoghi piemontesi, integrando treni, bus e metro in un unico sistema di mobilità sostenibile.

Una partecipazione record e un modello di successo

Alla riunione di monitoraggio tenuta al Grattacielo Piemonte, il presidente Alberto Cirio ha illustrato insieme agli assessori Gabusi e Marnati i dati aggiornati della piattaforma: oltre 54.200 richieste caricate, 54mila pratiche concluse, 16.800 tessere in stampa e 33mila titoli già attivi.
Un risultato che supera ogni previsione, con l’Università di Torino in testa, seguita dal Politecnico e dall’Università del Piemonte Orientale.
Il progetto, realizzato in collaborazione con gli atenei e con le fondazioni bancarie Compagnia di San Paolo e CRT, ha già avviato la distribuzione delle card fisiche, oltre 12.600 spedite di cui 2.500 fuori regione, a testimonianza di una partecipazione che va oltre i confini locali.

Inclusione e futuro: accesso internazionale e ampliamento a nuove realtà

Una delle novità più significative è l’attivazione del nuovo percorso di adesione per studenti internazionali, che potranno iscriversi senza SPID o CIE attraverso la piattaforma bip.piemonte.it. L’iscrizione avviene caricando il codice fiscale e un documento d’identità, e l’accesso è garantito via OTP per la massima sicurezza.
Più di mille studenti stranieri hanno già aderito, segno di un interesse crescente verso il sistema piemontese.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre annunciato che dal 2026 Piemove verrà esteso ai Conservatori, alle Accademie e agli istituti artistici dei capoluoghi, offrendo un accesso paritario a tutte le forme di istruzione superiore.

Con questi risultati, il Piemonte si conferma una regione laboratorio per la mobilità sostenibile e l’inclusione universitaria, dove la gratuità dei trasporti diventa parte di una visione più ampia di equità, innovazione e qualità della vita.