Piemonte, potenziamento dello screening neonatale: la Regione prepara l’estensione a nuove malattie rare
di Redazione
Il Piemonte si avvia verso un ampliamento del proprio programma di screening neonatale, con l’obiettivo di includere progressivamente nuove patologie genetiche e metaboliche. A confermarlo è stato l’assessore alla Sanità Gian Luca Vignale, rispondendo a un’interrogazione della consigliera Vittoria Nallo (Sue), che chiedeva come la Giunta intendesse potenziare il sistema regionale di diagnosi precoce.
Un piano per includere la SMA e altre malattie rare
Il tema si lega all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), avviato a livello nazionale, che prevede di estendere lo screening neonatale obbligatorio a otto nuove patologie, tra cui l’atrofia muscolare spinale (SMA). Nallo ha ricordato che il Consiglio regionale aveva già approvato una mozione in questa direzione, invitando la Giunta ad anticipare l’attuazione dei nuovi Lea e a uniformarsi alle Regioni che hanno già introdotto programmi specifici.
Vignale ha precisato che il Piemonte rispetta pienamente gli standard nazionali e che, lo scorso aprile, la Direzione Sanità ha istituito il gruppo di studio “Screening in ambito neonatale”, incaricato di analizzare le modalità per ampliare il programma e proporre un progetto operativo. Il gruppo sta valutando soluzioni tecniche, organizzative e scientifiche per consentire l’inserimento graduale di nuove malattie nel protocollo regionale.
Prevenzione, ricerca e collaborazione interregionale
La volontà della Giunta è di costruire un sistema di screening sempre più efficiente e aggiornato, capace di recepire le innovazioni diagnostiche e terapeutiche, garantendo al tempo stesso sostenibilità economica e coerenza con le politiche sanitarie nazionali.
L’estensione del programma risponde a una duplice esigenza: da un lato rafforzare la capacità di diagnosi precoce e prevenzione, dall’altro garantire ai neonati piemontesi pari opportunità di accesso alle cure innovative rispetto ad altre regioni.
Il Piemonte, già attivo su più fronti nella sanità di precisione, intende così consolidare la propria posizione tra i territori più avanzati nel campo della prevenzione neonatale e delle politiche per le malattie rare.
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