Piano socio-sanitario del Piemonte: date, temi caldi e prossimi passaggi
di Redazione
07/10/2025
Una tabella di marcia chiara, obiettivi definiti e la scelta di ascoltare capillarmente territori e categorie. La Commissione Sanità regionale, presieduta da Luigi Icardi, ha approvato il calendario delle consultazioni per quadranti sulla bozza di Piano socio-sanitario 2025-2030, aprendo canali dedicati per istituzioni, ordini, associazioni e soggetti del terzo settore, con la possibilità di tradurre le osservazioni in emendamenti al testo.
Le tappe sul territorio e gli appuntamenti di dicembre
Il confronto parte da Torino: 20 ottobre alla Città metropolitana per una prima sessione con gli stakeholder metropolitani; 27 ottobre seconda sessione, stessa sede, per completare il panel. Il testimone passa poi all’area alessandrina: 29 ottobre Ospedale di Alessandria, con sopralluogo preliminare all’Ospedale Infantile, occasione utile a fotografare criticità infrastrutturali e fabbisogni pediatrici. Il quadrante Novara-Vercelli-Biella-VCO si riunisce il 24 novembre all’Università di Novara, luogo simbolo dell’asse tra sanità e formazione. Cuneo chiude il giro il 1° dicembre nel Castello degli Acaja a Fossano.
Il dossier torna poi a Torino per due tavoli di respiro regionale, 15 e 19 dicembre, rivolti a ordini professionali, cooperative, sindacati, categorie e associazioni. Per le realtà locali del socio-sanitario è prevista una consultazione online con deadline 19 dicembre, così da allargare la partecipazione anche a chi opera lontano dalle sedi fisiche degli incontri.
Ricerca, diagnostica avanzata e governance: il perimetro del ddl sul CAD
Nel medesimo contesto, la Commissione ha messo a verbale le prime determinazioni sul disegno di legge per lo sviluppo della ricerca applicata e la promozione del Centro Avanzato di Diagnostica. Come ha ricordato l’assessore Federico Riboldi, il CAD ha compiuto un salto di qualità rispetto alle origini “anti-doping” dei giochi del 2006: oggi opera su genetica forense, biologia molecolare e tossicologia, dispone di competenze riconosciute a livello internazionale e di una pipeline di progetti e collaborazioni in crescita. Il ddl punta a mettere a sistema questa capacità, con regole di accreditamento, standard metodologici e integrazione con le aziende sanitarie.
Servizi funebri: criticità sulle deroghe igienico-sanitarie
Sul fronte della legge regionale 15/2011 (servizi necroscopici, funebri e cimiteriali), FENIOF e FEDERCOFIT hanno segnalato le criticità introdotte dal riordino 2025: la norma consente trasferimenti “a cassa aperta” verso case di riposo o strutture per anziani/disabili, o in altri locali individuati dal Comune. Le federazioni ritengono che questo impianto deroghi alla cornice igienico-sanitaria nazionale e affidi a decisioni locali la definizione di spazi potenzialmente non idonei. La Commissione si è riservata approfondimenti tecnici per bilanciare tutela della salute pubblica, dignità della salma e organizzazione dei servizi.
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