Loading...

News Piemonte Logo News Piemonte

Ospedali del Vco, via libera alla sospensione della delibera: parte la nuova fase per il presidio unico

Redazione Avatar

di Redazione

25/11/2025

TITOLO

Sei localizzazioni al vaglio e un territorio che rivendica pari dignità sanitaria

La decisione unanime del Consiglio regionale di sospendere la delibera sulla ristrutturazione degli ospedali di Verbania e Domodossola segna un passaggio significativo per la sanità del Vco, territorio che da trent’anni attende una soluzione stabile e funzionale. Con il voto dell’aula si apre infatti il percorso richiesto dal Ministero della Salute per valutare la localizzazione del nuovo Dea di primo livello, sulla base delle sei proposte formulate dai sindaci: Verbania, Domodossola, Ornavasso, Gravellona Toce, Piedimulera e Villadossola.

Per l’assessore Federico Riboldi si tratta di un atto che “rimette al centro il valore del territorio tripolare del Vco e la necessità di dotarlo di una struttura moderna, con tecnologie avanzate e capacità di attrarre personale qualificato. "Una scelta, ha aggiunto, che ha anche un significato politico: “questo territorio deve avere pari dignità rispetto al resto del Piemonte”.

Un dibattito complesso, tra visioni opposte e una richiesta forte di chiarezza

La sospensione ha dato voce a valutazioni diverse tra i gruppi politici, evidenziando sensibilità e letture non sempre convergenti sulla strada da intraprendere. Fratelli d’Italia ha parlato di una “fase più rigorosa”, necessaria per affrontare la fuga di personale e la difficoltà di sostenere due presidi distinti in un’area geograficamente complessa. L’obiettivo, per i consiglieri Cameroni e Godio, deve essere una struttura moderna e baricentrica, che superi definitivamente le rivalità locali e restituisca efficienza al sistema sanitario.

Il Partito Democratico ha invece denunciato un “bluff della maggioranza”, accusata di aver votato un atto privo di un impegno chiaro sull’ospedale unico. Per i dem, il rischio è che il processo resti senza una direzione precisa, con scenari troppo aperti e tempistiche ancora indefinite.

Più critica la lettura del Movimento 5 Stelle, che ha definito la sospensione “un atto obbligato dopo la bocciatura del Ministero”, ricordando anni di contrapposizioni e scelte ritenute non coerenti con il bene del territorio. Avs ha spostato il baricentro del dibattito sui servizi territoriali, sostenendo che “nessun ospedale può funzionare senza una rete di prossimità solida”.

La capogruppo Sue, Vittoria Nallo, ha rivendicato il risultato come un successo dell’opposizione, affermando che “si torna finalmente sulla strada dell’unica soluzione logica: un ospedale baricentrico costruito dove serve, non dove conviene”.

Nelle conclusioni, Luigi Icardi ha difeso le scelte passate e ribadito l’impraticabilità dell’opzione Ornavasso, ricordando come già in passato il Ministero richiedesse un unico Dea per l’area. Ora la sfida è trasformare la sospensione in un percorso di decisione chiaro, condiviso e libero da contraddizioni.

Redazione

Redazione