“Non ti scordar di me”: il fiore della memoria per i Caduti e per il Paese
di Redazione
15/11/2025
Un piccolo fiore azzurro, il Myosotis, che porta inciso un imperativo gentile: non dimenticare. È attorno a questo simbolo che si è svolta la cerimonia della Giornata del Veterano, occasione di ricordo e riconoscenza dedicata ai Caduti per la Patria, ospitata dal Consiglio regionale e promossa dal Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia.
La memoria come gesto del cuore
Nel suo intervento, il presidente Davide Nicco ha restituito con parole misurate il senso profondo della giornata: “Questa spilla, che oggi ci è stata consegnata, non è solo un segno di appartenenza, ma un invito a custodire la memoria. Non dimenticare chi ha combattuto, non dimenticare i valori per cui lo ha fatto, non dimenticare che libertà e pace sono conquiste fragili e preziose”.
Un passaggio che ha riassunto il significato civile e umano del gesto, ringraziando il Gruppo Medaglie d’Oro “per un atto di amicizia e di gratitudine che ci onora, e che ci ricorda come la memoria non sia solo un dovere istituzionale, ma un gesto del cuore”.
I veterani come custodi di valori condivisi
L’assessore Maurizio Marrone, intervenuto alla cerimonia, ha voluto richiamare l’impegno dei veterani nel trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza della storia e dei suoi sacrifici. “Celebrare la Giornata del Veterano – ha spiegato – significa ringraziare chi ha servito con coraggio il Paese, ma anche riconoscere il loro ruolo nel formare cittadini più consapevoli. Grazie al Progetto Patres, centinaia di giovani hanno potuto conoscere il valore del ‘Non ti scordar di me’, un segno che parla di memoria e di pace.”
Il generale Luigi Cinaglia ha ricordato come “il piccolo fiore rinnovi ogni anno il patto di riconoscenza verso chi ha sacrificato la propria vita per l’unità nazionale e per le missioni di pace, rendendo tangibile la gratitudine di un Paese che non dimentica”.
La presenza di numerosi consiglieri e del vicepresidente Domenico Ravetti ha reso l’appuntamento un momento condiviso di riflessione collettiva, dove il linguaggio dei simboli ha saputo restituire dignità al silenzio del ricordo.
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