Nida, i supereroi che sfidano la burocrazia
di Redazione
13/09/2025
Li si incontra negli ospedali vestiti da personaggi amati dai bambini, ma la loro forza non è nei costumi: è nella capacità di trasformare un’idea semplice in una rete di aiuti concreti. I volontari dell’Associazione Nida, attivi dal 2012, hanno saputo portare sorrisi e risorse a chi lotta contro malattie rare e gravi, unendo passione sportiva e impegno sociale.
Il loro progetto più ambizioso è sorto a Falchera, in un’area dimenticata e degradata, riportata alla vita con campi da calcio, volley, basket e padel. Qui chi gioca contribuisce direttamente a finanziare cure e sostegni per bambini in difficoltà.
Una sfida tra ostacoli e nuove prospettive
Il percorso, però, non è stato privo di amarezze. Walter Galliano, presidente dell’associazione, ha raccontato alla Commissione comunale Sanità e Servizi sociali la frustrazione di fronte a pratiche interminabili: «Abbiamo dovuto rinunciare a una struttura di 500 metri quadri donata da Demetrio Albertini perché i tempi della burocrazia erano incompatibili con le esigenze del progetto».
Stessi intoppi hanno rallentato l’utilizzo di spogliatoi e campi donati, che necessitano ancora di collaudi e autorizzazioni. Non mancano poi i problemi di sicurezza, con furti continui di mezzi e attrezzature.
Nonostante tutto, i volontari non arretrano. Le nuove mappe acquisite della vecchia struttura fatiscente consentiranno di progettare un centro completo, con ristorante, palestra, spazi di riabilitazione e studi medici. Un vero cuore pulsante per la comunità, capace di coniugare sport, solidarietà e inclusione.
I commissari hanno espresso pieno sostegno, riconoscendo il valore unico di un’iniziativa interamente basata sul volontariato, che continua a crescere grazie alla testardaggine e al cuore di chi non ha mai smesso di credere in un sogno.
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