Nelle viscere del Monte dei Cappuccini riemerge il MeteorLab
di Redazione
30/09/2025
Torino aggiunge un nuovo capitolo alla sua storia scientifica e civile. L’antico rifugio antiaereo scavato nel 1943 sotto il Monte dei Cappuccini, trasformato negli anni Sessanta nel primo laboratorio sotterraneo italiano, torna oggi alla vita come MeteorLab, centro dedicato allo studio delle meteoriti e alla divulgazione.
Il laboratorio, realizzato a 30 metri di profondità, offre le condizioni ideali per la conservazione e l’analisi dei frammenti extraterrestri, al riparo da luce, variazioni termiche e contaminazioni. Negli anni Novanta la sua attività si è focalizzata proprio sulle meteoriti, veri testimoni della nascita del Sistema solare, capaci di raccontare l’origine della vita e l’evoluzione del Sole.
Un percorso che unisce storia e scienza
Il visitatore entra da via Maresciallo Giardino, percorre i cunicoli che durante la guerra proteggevano i cittadini dalle bombe, e raggiunge il laboratorio, accompagnato dai pannelli che ne illustrano storia e attività. La guida è affidata alla professoressa Carla Taricco, che ricorda come la ricerca sia nata dalla caduta della “Meteorite Torino” nel 1988, evento che ha segnato l’avvio di una lunga tradizione scientifica.
Oggi il MeteorLab è dotato di strumenti sofisticati per analisi chimiche e isotopiche, strumenti che consentono di collocare Torino tra i poli di riferimento mondiale per lo studio delle meteoriti e della loro relazione con l’attività solare.
Dalla memoria della guerra alla conoscenza cosmica
La particolarità di questo spazio è la sua duplice identità: rifugio durante la Seconda guerra mondiale e laboratorio di ricerca cosmica. Un binomio che lo rende luogo della memoria storica e, al tempo stesso, della conoscenza scientifica.
Grazie al sostegno dell’Università di Torino, della Fondazione Compagnia di San Paolo e alla collaborazione con Infini.to, il MeteorLab apre a scuole e pubblico, offrendo un’esperienza che intreccia il racconto della città e quello dell’universo. In parallelo, la mostra “Le meteoriti e i segreti del Sistema Solare” al Palazzo del Rettorato amplia lo sguardo, portando alla luce il valore simbolico e scientifico delle pietre cadute dal cielo.
Articolo Precedente
Torino diventa capitale europea della bioeconomia circolare
Articolo Successivo
Consiglio regionale, il calendario dal 29 settembre al 2 ottobre
Redazione