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Nasce a Torino la Consulta comunale per lo Sport: un patto di città tra atleti, associazioni e istituzioni

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di Redazione

14/11/2025

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Sotto la cupola trasparente delle ATP Finals, con la città che scorre intorno come un fondale simbolico, Torino ha accolto l’insediamento della nuova Consulta comunale per lo Sport. Novanta enti hanno risposto alla chiamata, componendo una fotografia ricchissima della vitalità sportiva torinese: associazioni storiche, realtà di quartiere, organismi federali, società che ogni giorno trasformano lo sport in socialità, salute e comunità.

Una visione condivisa che affonda nella storia recente della città

La prima seduta, presieduta da Maria Grazia Grippo, ha segnato la concretizzazione di un percorso avviato due anni fa con lo “Sport Forum” di Palazzo Madama. Mimmo Carretta, assessore allo Sport e ai Grandi eventi, ha ricordato quei giorni in cui allenatori, volontari, dirigenti e giovanissimi atleti avevano chiesto alla città più ascolto, più continuità e una struttura che garantisse rappresentanza oltre l’emergenza.

Nel suo intervento, Grippo ha parlato del ruolo essenziale che lo sport ha nel benessere collettivo e nel tessuto sociale cittadino, sottolineando come organismi simili – come la Consulta femminile – abbiano già dimostrato la capacità di avvicinare istituzioni e cittadinanza. Un tema ripreso da Lorenza Patriarca, che ha collegato sport, cultura e istruzione in una strategia unitaria pensata per una città che vuole crescere attraverso l’inclusione.

Mossino e Alfano guideranno un organismo aperto, democratico e rappresentativo

La riunione ha eletto per acclamazione Stefano Fabio Mossino, presidente del CONI Piemonte, come presidente della Consulta, mentre a Patrizia Teresa Maria Alfano dell’Uisp è stata affidata la vicepresidenza.

Mossino ha assunto l’incarico con il proposito di superare divisioni e dare voce a ogni esperienza sportiva, anche a quelle che spesso restano ai margini del dibattito pubblico. “Torino – ha detto – è sempre stata un laboratorio di diritti e innovazione, e la Consulta dovrà mantenere questo spirito”.

Alfano ha ribadito la necessità di coinvolgere ogni soggetto del sistema sportivo, dai grandi club agli spazi che ogni giorno garantiscono attività sportive di prossimità. Un modo per ridisegnare la città attraverso lo sport, inteso come stile di vita e strumento di partecipazione.

Con la nascita della Consulta, Torino conferma la sua ambizione di coniugare grandi eventi e sport di base, valorizzando un patrimonio fatto di persone, storie e luoghi che compongono una comunità sportiva tra le più dinamiche del Paese.

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