Loading...

News Piemonte Logo News Piemonte

IPLA e Torino: dalla lotta ai parassiti alla rinascita del verde urbano

Redazione Avatar

di Redazione

21/10/2025

TITOLO

La VI Commissione consiliare di Torino, guidata da Amalia Santiangeli, ha incontrato i rappresentanti dell’IPLA – Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, società in house della Regione Piemonte, per un aggiornamento sulle attività in corso. A prendere la parola Luca Rossi e Igor Boni, che hanno raccontato come l’ente stia operando su più fronti, dalla gestione dei rifiuti alla forestazione urbana, fino al contrasto della Popillia Japonica, il coleottero giapponese che sta mettendo a rischio ecosistemi agricoli e aree verdi del Nord Italia.

Rifiuti monitorati e collaborazione con Amiat

L’IPLA, pur non lavorando direttamente per il Comune, svolge un ruolo importante nel supporto tecnico e scientifico alla raccolta dei rifiuti urbani. Collabora con Amiat per analisi sulla qualità della differenziata e con Conai per il recupero degli imballaggi, sviluppando strumenti di valutazione per individuare criticità e migliorare l’efficienza del sistema.
Un aspetto di rilievo riguarda le indagini sui Raee presenti nei rifiuti indifferenziati, avviate anche a Torino per comprendere come recuperare componenti elettronici e metalli preziosi che oggi finiscono in discarica. È un lavoro di precisione, che unisce ricerca e sostenibilità industriale.

Dalla Popillia Japonica alla foresta lungo la Stura

Il coleottero Popillia Japonica, arrivato in Europa probabilmente tramite scali aerei, ha invaso vaste aree di Lombardia e Piemonte, minacciando coltivazioni e giardini. “È un insetto affascinante ma devastante”, hanno spiegato i tecnici IPLA, che oggi coordinano una rete di duemila trappole a feromoni per mappare e contenere l’infestazione.
All’altro estremo dell’impegno ambientale, l’Istituto è protagonista della pianificazione forestale regionale. Un esempio è la foresta urbana sulla Stura, realizzata con il Comune di Torino: 35 specie arboree e arbustive autoctone, nate in un’area un tempo degradata, ora capaci di assorbire circa 8 tonnellate di anidride carbonica in sette anni.

Verde cittadino e manutenzione responsabile

Nel confronto con i consiglieri, si è discusso anche della gestione del verde urbano, un tema cruciale per la sicurezza e la qualità della vita cittadina. Le piante – è stato ricordato – hanno un ciclo vitale e necessitano di potature periodiche per mantenere l’equilibrio tra chioma e radici. “Le alberate torinesi sono parte del paesaggio e della memoria collettiva, ma vanno curate e rinnovate con visione”, ha sottolineato Santiangeli, annunciando una visita della Commissione alla nuova foresta urbana.

Redazione

Redazione