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Il matematico torinese Nicola Soave entra nella lista mondiale degli Highly Cited Researchers

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di Redazione

18/11/2025

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Quando una ricerca matematica riesce a influenzare in modo duraturo il lavoro di studiosi di tutto il mondo, significa che quel contributo ha saputo toccare nodi profondi del sapere. È il caso del prof. Nicola Soave, docente di Analisi Matematica all’Università di Torino, che è stato inserito tra gli Highly Cited Researchers 2025, la selezione con cui Clarivate individua ogni anno gli scienziati le cui pubblicazioni hanno generato il maggior impatto nella letteratura internazionale.

L’equazione di Schrödinger e gli stati che definiscono la materia

Il nome di Soave è legato allo studio dell’equazione di Schrödinger nonlineare, una struttura matematica che attraversa la meccanica quantistica e descrive comportamenti della materia difficili da osservare direttamente.

Nelle sue ricerche ha approfondito l’esistenza e la stabilità di stati stazionari – fondamentali ed eccitati – interpretandoli attraverso strumenti variazionali capaci di connettere equazioni complesse e fenomeni fisici concreti come:

  • ottica nonlineare;

  • condensati di Bose–Einstein.

Gran parte della rilevanza del suo lavoro nasce dalla capacità di rendere accessibili, attraverso modelli rigorosi, dinamiche che riguardano sistemi microscopici estremamente sensibili a variazioni di energia e ambiente. Per questo molte delle sue pubblicazioni sono divenute punto di riferimento in comunità scientifiche diverse, dalle matematiche applicate alla fisica teorica.

Un riconoscimento che premia continuità, rigore e impatto internazionale

La classifica Clarivate, costruita sui dati del Web of Science, è considerata una delle più solide nel valutare l’influenza reale di un ricercatore, perché non tiene conto soltanto del numero di articoli prodotti, ma del loro impatto misurato attraverso le citazioni.

Nell’edizione 2025 sono stati attribuiti 7.131 riconoscimenti a 6.868 studiosi: entrare in questo insieme significa essere percepiti come un riferimento autorevole da parte della comunità internazionale.

Per l’Università di Torino, il risultato di Soave è motivo di orgoglio e conferma una tradizione consolidata all’interno del Dipartimento di Matematica “Giuseppe Peano”, dove la ricerca teorica non vive mai isolata, ma si intreccia con questioni che riguardano la fisica contemporanea, le tecnologie e i modelli utilizzati in settori altamente innovativi.

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