I migliori posti da visitare in Piemonte: ecco quali sono
di Redazione
15/10/2025
Il Piemonte è una regione che sorprende per eleganza urbana, paesaggi vitivinicoli scolpiti da secoli di lavoro e montagne maestose. È un territorio perfetto per chi ama alternare arte, natura e gusto, ma anche per chi desidera vivere l’aria aperta con itinerari insoliti, come un tour in Vespa in Italia tra colline, borghi e strade panoramiche.
Dai palazzi barocchi di Torino alle risaie del Vercellese, passando per laghi romantici e santuari arroccati, il Piemonte regala esperienze memorabili in ogni stagione.
Torino e la Reggia di Venaria: arte, caffè storici e barocco
Torino, prima capitale d’Italia, è una città che si svela poco a poco: portici aristocratici, piazze ampie e musei di rilevanza internazionale: una passeggiata inizia bene da Piazza Castello, cuore scenografico circondato da palazzi reali e chiese ricche di stucchi; il Palazzo Reale, Palazzo Madama e la splendida Cappella della Sindone testimoniano la grande stagione barocca, e poco distante, il Duomo custodisce il legame più profondo con la storia sacra della città. Per gli amanti dell’archeologia e dell’esotico, il Museo Egizio è un’istituzione di livello mondiale: sale imponenti, corredi funerari, statue e papiri che raccontano millenni di civiltà lungo il Nilo. Torino è anche città di riti lenti: i caffè storici invitano a un bicerin o a una cioccolata calda, con boiserie, specchi e vassoi d’argento che mantengono viva un’eleganza senza tempo. A pochi chilometri, la Reggia di Venaria Reale incanta con prospettive perfette e giardini ridisegnati. La Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e il Parco con i suoi filari scenografici offrono un’immersione completa nella vita di corte sabauda, tra architetture monumentali e natura modellata dall’uomo.Langhe, Roero e Monferrato: colline, vigneti e borghi panoramici
Patrimonio UNESCO per il paesaggio culturale dei vigneti, Langhe, Roero e Monferrato sono il lato più poetico del Piemonte. Qui l’orizzonte è un susseguirsi di crinali e filari, castelli e campanili che emergono tra noccioleti e vigne. Alba è una base ideale per scoprire la gastronomia di territorio, ma sono i borghi in cima alle alture a regalare vedute indimenticabili: La Morra con il suo Belvedere, Barolo e Barbaresco che evocano etichette iconiche, Neive con le sue vie in pietra perfettamente conservate. Nel Roero, i sentieri tra le rocche incidono pareti sabbiose e offrono scorci inattesi sulle colline. Il Monferrato alterna infernot scavati nella roccia, cappelle campestri e vitigni storici: un mosaico di micro-territori dove il ritmo rallenta e l’ospitalità di paese conserva gesti autentici. L’autunno è la stagione più scenografica, quando le valli si accendono di rossi e ocra, ma anche la primavera, con i primi verdi teneri, regala camminate e pedalate piacevoli tra filari profumati e stradine bianche.Laghi Maggiore e d’Orta: isole, eremi e riflessi d’acqua
Il fronte dei laghi piemontesi è un invito alla contemplazione. Sul Lago Maggiore, Stresa è il salotto elegante affacciato sulle Isole Borromee. L’Isola Bella e l’Isola Madre uniscono dimore storiche, giardini all’italiana e rare fioriture; salire su una terrazza affacciata sull’acqua, tra statue, pergolati e giardini geometrici, è un’esperienza che rimane impressa. Poco distante, il Mottarone offre un balcone d’eccezione tra due laghi, con viste che nelle giornate limpide abbracciano le Alpi, la pianura e i profili delle isole. Più raccolto e intimo, il Lago d’Orta conquista con la quiete di Orta San Giulio, le sue viuzze lastricate e la piccola Isola di San Giulio: un minuscolo scrigno di case in pietra e atmosfere monastiche. Il Sacro Monte, immerso nel bosco, unisce arte e natura lungo un percorso di cappelle affrescate, mentre le rive tranquille invitano a camminate lente, fotografie al tramonto e piccole soste sulle panchine che guardano i riflessi cangianti dell’acqua. Oltre a queste mete celebri, il Piemonte offre scenari di grande carattere. La Val di Susa custodisce la Sacra di San Michele, abbazia simbolo arroccata su uno sperone roccioso, punto di riferimento lungo la via francigena. Verso Biella, l’Oasi Zegna intreccia natura, storia industriale e sentieri panoramici; nel Vercellese, in primavera, le risaie allagate trasformano la pianura in uno specchio che moltiplica il cielo. Che si scelga una città d’arte, una collina silenziosa o una riva lacustre, il filo conduttore è la qualità del tempo che si passa: uno spazio per guardare, ascoltare e lasciarsi sorprendere, senza fretta, dalla varietà di una regione che sa restare nel cuore.Articolo Precedente
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