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Fotovoltaico in Piemonte: espansione controllata e tutela del territorio

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di Redazione

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La corsa del fotovoltaico in Piemonte non si arresta, ma la Regione ribadisce con forza la linea della sostenibilità territoriale. Durante la seduta congiunta delle Commissioni Ambiente e Agricoltura, presieduta da Sergio Bartoli, l’assessore Matteo Marnati ha presentato un aggiornamento sullo stato degli impianti e sulle linee di indirizzo per il futuro sviluppo delle energie rinnovabili.

Oltre 3.400 megawatt installati: un settore in espansione

Nel 2025 la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici piemontesi ha raggiunto 3.433 MW, segnando un incremento di quasi 900 MW rispetto all’anno precedente. Le installazioni si concentrano prevalentemente nelle aree di pianura, con Torino e Cuneo in testa, ma la domanda di nuove connessioni cresce in tutte le province.

L’assessore Marnati ha rimarcato che la Regione sostiene pienamente la transizione energetica, ma senza sacrificare le aree agricole: “Siamo favorevoli alle fonti rinnovabili, ma il fotovoltaico deve svilupparsi su tetti, parcheggi, aree industriali dismesse e superfici già compromesse. Dobbiamo evitare che il paesaggio rurale venga eroso da installazioni non pianificate”.

Verso un modello energetico compatibile con l’agricoltura

Il Piemonte attende l’emanazione del decreto ministeriale che individuerà le aree idonee alla realizzazione di impianti, incluse quelle agricole. Un provvedimento atteso da amministrazioni e operatori, che potrà finalmente fornire un quadro normativo certo.
Nel frattempo, in Consiglio regionale è emersa una convergenza politica trasversale: tutti gli interventi, dai gruppi di maggioranza ai rappresentanti dell’opposizione, hanno condiviso la necessità di proteggere i terreni agricoli di qualità, considerandoli una risorsa strategica non solo economica ma anche ambientale.

Il dibattito ha messo in luce la sfida di un Piemonte che vuole crescere sul fronte delle rinnovabili senza perdere la propria identità paesaggistica e agricola, puntando su innovazione, rigenerazione urbana e uso intelligente dello spazio già costruito.

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