EUROGLOSS, il Politecnico di Torino guida la ricerca europea
di Redazione
22/09/2025
Con il progetto EUROGLOSS, finanziato dal programma europeo COST Actions, il Politecnico di Torino assume per la prima volta il ruolo di Grant Holder Institution, segnando un passo decisivo nel panorama della ricerca internazionale. A dirigere i lavori sarà Valentina Burgassi, ricercatrice del Dipartimento di Architettura e Design, eletta Chair con un punteggio quasi massimo.
Un ponte tra architettura storica e digital humanities
Il cuore dell’iniziativa è la realizzazione di un glossario tecnico dedicato al lessico costruttivo delle residenze di corte europee tra XVII e XVIII secolo, integrato in una piattaforma digitale accessibile e condivisa. Grazie all’impiego di strumenti di intelligenza artificiale, sarà possibile ricostruire e confrontare i linguaggi tecnici di Paesi e tradizioni diverse, fornendo risorse preziose a storici, linguisti e professionisti del restauro.
La rete scientifica di EUROGLOSS riunisce oltre venti esperti di discipline diverse provenienti da tutta Europa, in un lavoro di squadra che prevede obiettivi intermedi, divisione delle competenze e una governance affidata a un Management Committee guidato da Burgassi e dal collega Alberto Cannavò.
Sostenibilità, inclusione e formazione
EUROGLOSS si distingue anche per l’attenzione a temi attuali: ridurre l’impronta ambientale della ricerca attraverso la digitalizzazione delle fonti, garantire accessibilità a giovani studiosi provenienti da paesi inclusi nei programmi ITC e promuovere la parità di genere nella comunità scientifica.
La diffusione dei risultati non sarà confinata all’ambito accademico: il progetto prevede corsi di formazione, workshop internazionali, borse di mobilità e la pubblicazione di articoli e volumi, con l’intento di coinvolgere architetti, storici, linguisti e comunità locali nella valorizzazione del patrimonio costruttivo europeo.
“Proporre una COST Action significa creare comunità scientifiche che condividono visioni e strumenti comuni”, ha dichiarato Burgassi, sottolineando l’importanza di un lavoro collettivo che intreccia memoria, tecnologia e sostenibilità.
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