CUP Piemonte, il cantiere digitale che promette code più corte. Gara aggiudicata a GPI, investimento da 7,2 milioni
di Redazione
07/10/2025
Nel lessico della sanità pubblica, “prenotare” non dovrebbe essere sinonimo di fatica. Con l’aggiudicazione ad un Raggruppamento guidato da GPI S.p.A. della piattaforma del nuovo CUP regionale, Azienda Zero prova a rimuovere gli attriti che pesano sui cittadini: un’unica interfaccia, processi standardizzati, dati più affidabili. Il progetto, finanziato per 7,2 milioni di euro, non è un semplice aggiornamento software: ridisegna i punti di contatto tra utenti, operatori e strutture, collegando prenotazioni, presa in carico e servizi digitali regionali.
Dati condivisi, canali coordinati, assistenza continua
Il primo risultato atteso è un quadro delle disponibilità coerente e aggiornato in tempo reale, grazie all’integrazione con i sistemi informativi regionali. Cittadini e operatori useranno la stessa “lingua” digitale, riducendo errori, doppie prenotazioni e liste parallele. Lo sforzo non si ferma all’utente finale: sono previsti percorsi formativi per il personale e un servizio di assistenza dedicato, oltre a una manutenzione evolutiva che promette aggiornamenti rapidi, sicurezza applicativa e conformità alle linee guida nazionali.
In parallelo, il CUP dialogherà con fascicolo sanitario elettronico e telemedicina, così da trasformare una prenotazione in un passaggio di un percorso clinico, con promemoria, richiami e riallineamenti automatici in caso di disdette o variazioni.
AI per governare la domanda, interfacce “amiche” per chi chiama
Il progetto introduce strumenti predittivi per distribuire meglio la domanda sulle agende e prevenire congestioni, con suggerimenti per sedi alternative, slot emergenti e ricalendarizzazioni intelligenti. L’accessibilità è un requisito di base: interfacce semplificate, canali multipli e operatori potenziati per garantire ascolto e precisione nelle informazioni. L’assessore Federico Riboldi ha legato l’intervento a un obiettivo misurabile: “ridurre concretamente i tempi di attesa, ottimizzando l’uso delle risorse”. Per i cronici e i pazienti più vulnerabili, è prevista la presa in carico attiva con richiamata alla prima disponibilità, evitando di scaricare sull’utente il peso dell’inseguimento.
Il CUP, così ripensato, diventa un’infrastruttura di regia: meno burocrazia per chi cerca una visita, più controllo per chi governa le agende, più trasparenza per chi monitora le performance. La scommessa è chiara: passare dalle liste statiche a un sistema che “lavora” i dati, correggendo il tiro ogni giorno.
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