Coming Out Day: Torino apre il dibattito su inclusione e visibilità al lavoro
di Redazione
11/10/2025
Il Palazzo Civico di Torino ha ospitato il 7 ottobre l’incontro “Essere visibili nei luoghi di lavoro”, iniziativa che anticipa il Coming Out Day dell’11 ottobre, giornata internazionale dedicata alla libertà di vivere apertamente la propria identità.
Diritti, imprese e società civile attorno a un tavolo
La vicesindaca Michela Favaro e l’assessore Jacopo Rosatelli hanno aperto i lavori, sottolineando come le amministrazioni pubbliche abbiano il compito di promuovere ambienti lavorativi rispettosi della diversità. Al dibattito hanno contribuito anche sindacati, associazioni e mondo imprenditoriale, con interventi di Luca Minici (Torino Pride), Alessandro Battaglia (EuroPride 2027), Elena Ferro (CGIL, CISL e UIL), Cristina Tumiatti (Unione Industriali Torino) ed Elisabetta Vitali (ITC ILO).
Il confronto ha messo in evidenza la necessità di strumenti concreti per contrastare discriminazioni, promuovere politiche aziendali inclusive e favorire la formazione su diversità e pari opportunità.
Il senso del Coming Out Day
Nato nel 1988 negli Stati Uniti, il Coming Out Day si celebra ogni 11 ottobre per ricordare la marcia nazionale di Washington del 1987, ribattezzata “La Grande Marcia”. Da allora, la ricorrenza richiama milioni di persone in tutto il mondo a riflettere sul significato di libertà, visibilità e pari diritti.
Fare coming out non è un gesto isolato ma un percorso di consapevolezza, che riguarda sia la persona sia il contesto in cui vive e lavora. In Italia, eventi come quello torinese diventano momenti chiave per costruire un dialogo che tenga insieme istituzioni, imprese e cittadinanza, ribadendo che la dignità non può essere negoziata.
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