Amiat 2025: Torino verso una gestione dei rifiuti più moderna e sostenibile
di Redazione
20/10/2025
Il 2025 segna per Amiat un anno di consolidamento operativo e rinnovamento logistico. Durante la commissione Servizi pubblici locali, la presidente Paola Bragantini ha illustrato i risultati raggiunti e le direttrici future di un’azienda che rappresenta un nodo strategico del sistema ambientale torinese.
Un bilancio solido e una rete efficiente
Con 1.718 lavoratori, oltre 1.200 mezzi in servizio quotidiano e 9 sedi operative distribuite sul territorio, Amiat si conferma una macchina organizzativa capace di gestire con continuità e precisione un volume imponente di rifiuti urbani. Gli impianti di trattamento e recupero – dieci in tutto, di cui cinque di stoccaggio e tre di valorizzazione della materia – costituiscono l’infrastruttura tecnica di una strategia sempre più orientata al riuso e al riciclo.
Il piano 2025 prevede il mantenimento del tasso di raccolta differenziata al 58%, un risultato in crescita rispetto all’anno precedente, pari a 243.000 tonnellate di materiali riciclati su un totale di 413.000.
Per la presidente Bragantini, questi numeri testimoniano un equilibrio raggiunto tra efficienza industriale e sostenibilità ambientale, ma richiedono un’attenzione costante per evitare flessioni e migliorare la qualità del conferimento.
Porta a porta esteso e nuove ecoisole: la città cambia volto
Tra gli interventi più rilevanti annunciati in commissione figura il completamento dell’estensione del servizio porta a porta nel centro città, che consentirà di uniformare le modalità di raccolta e ridurre il disordine urbano legato ai contenitori stradali.
Parallelamente, Amiat avvierà nella Circoscrizione 6 un progetto di conversione del porta a porta in Ecoisole, in particolare nelle aree di Regio Parco, Rebaudengo e Falchera. Si tratta di una sperimentazione che mira a rendere più efficiente la raccolta e a ottimizzare la logistica dei conferimenti, con un impatto positivo sulla pulizia e sulla vivibilità dei quartieri.
La decisione più significativa riguarda però l’addio ai cassonetti grigi per l’indifferenziato, destinati a scomparire progressivamente dalle strade torinesi. Un passaggio che segna la transizione definitiva verso una città più ordinata, responsabile e ambientalmente consapevole, dove la collaborazione dei cittadini sarà decisiva tanto quanto l’impegno aziendale.
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