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A Tokyo il Japan Hub del Politecnico, laboratorio comune per clima e industria

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di Redazione

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Il viaggio istituzionale del sindaco Stefano Lo Russo in Giappone ha trovato a Tokyo il suo snodo strategico. L’inaugurazione del Japan Hub del Politecnico di Torino non è solo un atto accademico: è la messa in rete, su scala internazionale, di competenze che dovranno sostenere la transizione ecologica e il riposizionamento industriale. Nello stesso contesto, Lo Russo ha incontrato la governatrice Yuriko Koike, consolidando un rapporto che, già nella sede OCSE dei “Champion Mayors”, ha dato prova di efficacia quando le città hanno fatto fronte comune su energia, qualità dell’aria e mobilità.

La rotta: emissioni giù, valore aggiunto su

La discussione ha messo al centro due assi: decarbonizzazione e innovazione. “Abbiamo condiviso l’impegno sulle politiche di transizione ecologica e sul contrasto al cambiamento climatico”, ha affermato Lo Russo, indicando nella diplomazia urbana uno strumento operativo per accelerare l’implementazione di piani energetici, sistemi di trasporto elettrificati e infrastrutture resilienti. La governatrice Koike ha trovato sponde immediate sul terreno dell’innovazione, dove l’obiettivo è usare la leva tecnologica per coniugare competitività e sostenibilità, puntando su progetti misurabili e replicabili nelle metropoli che guidano la crescita asiatica ed europea.

Università e imprese: il circuito corto dell’innovazione

Il rettore Stefano Corgnati ha sottolineato l’opportunità di una collaborazione più intensa tra industria torinese e giapponese, con programmi congiunti, scambi di ricercatori e percorsi dedicati alla creazione di startup. Il Japan Hub avrà la funzione di acceleratore: collegare R&D, prototipazione e adozione industriale, riducendo tempi e costi di trasferimento tecnologico, soprattutto nei segmenti a maggiore impatto – energia rinnovabile e accumulo, mobilità intelligente, AI per processi e servizi, nuovi materiali per efficienza e circolarità. La scommessa è costruire catene del valore transnazionali che incorporino standard ambientali avanzati, aprendo mercati e investimenti dove le città fungono da piattaforme di test e diffusione.

Torino nella costellazione delle città leader

La missione conferma una linea di politica estera urbana basata su partenariati pragmatici. Il raccordo con Tokyo dà a Torino un canale privilegiato verso l’ecosistema giapponese, capace di attrarre capitali pazienti e di valorizzare soluzioni tecnologiche con tempi di scala rapidi. Il ruolo dei “Champion Mayors” dell’OCSE consente di trasferire queste intese in raccomandazioni e policy orientate ai risultati, un terreno dove la credibilità passa da bilanci energetici, riduzione delle emissioni e qualità dei servizi, oltre che dal numero di imprese innovative che trovano condizioni favorevoli per crescere.

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