A Carmagnola il torneo “In campo contro la violenza”: quando lo sport diventa un messaggio collettivo
di Redazione
26/11/2025
Il calcio, a Carmagnola, è diventato un mezzo per raccontare un impegno civile condiviso. Il torneo benefico “In campo contro la violenza”, organizzato per la Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, ha riunito squadre istituzionali, associazioni sportive e realtà femminili in un evento che ha unito gesto atletico e sensibilizzazione. Un modo diverso, diretto e coinvolgente, per trasformare un terreno di gioco in uno spazio di riflessione e sostegno.
Una partecipazione ampia e trasversale: istituzioni, amministratori e squadre femminili
L’ASD Salsasio e il Comune di Villastellone, promotori dell’iniziativa, hanno lavorato in collaborazione con il Comune di Carmagnola, l’Associazione italiana arbitri e la Lega nazionale dilettanti. A patrocinare l’evento, Coni Piemonte e Comitato Paralimpico Piemonte. Sul campo sono scese sei formazioni: due istituzionali – una composta da consiglieri e consigliere regionali, l’altra da amministratori locali – e quattro squadre femminili espressione del territorio.
Nella rappresentativa del Consiglio regionale hanno giocato il presidente Davide Nicco e i consiglieri Valentina Cera, Annalisa Beccaria, Vittoria Nallo, Sarah Disabato, Giulia Marro e Domenico Rossi. Dall’altra parte del tabellone, le squadre femminili di ASD Salsasio/Elledì FC, ASD Villastellone, ASD Moncalieri e Homa 2013, formazione composta da donne iraniane che hanno portato sul campo un racconto di coraggio e autodeterminazione.
La presenza di realtà sportive femminili, spesso costrette a lottare per ottenere spazi e riconoscimento, ha aggiunto un valore ulteriore al torneo, trasformando ogni partita in un messaggio che supera il piano sportivo.
Beneficenza e informazione: un sostegno concreto ai progetti contro la violenza
La giornata ha intrecciato sport e solidarietà. Una raccolta fondi ha sostenuto il progetto S.O.S. – Sostegno orfani speciali, iniziativa che offre supporto ai minori colpiti dai femminicidi, con i Centri antiviolenza E.M.M.A. Onlus come capofila. La Questura di Torino ha invece allestito un punto informativo, offrendo materiali e indicazioni utili su prevenzione, tutela e percorsi di denuncia.
Il torneo si è così trasformato in un momento in cui la partecipazione non si è fermata al gioco, ma ha attraversato i temi più urgenti della violenza di genere, coinvolgendo istituzioni, società sportive e cittadini in un impegno condiviso che trova nello sport un linguaggio immediato e capace di unire.
Redazione